Modulo I - Conclusioni finali

Sintesi dei principali temi trattati all'interno del I Modulo sull'opera di Grazia Deledda.

  1. Nata in Sardegna nel 1871, Grazia Deledda, dopo le nozze celebrate nel 1900, si trasferisce a Roma, dove muore nel 1936. La sua attività letteraria, soprattutto romanzi e novelle, inizia quando è ancora giovanissima, prosegue regolarmente per tutta la vita e culmina con il conferimento del premio Nobel per la Letteratura (1926). Pur essendosi stabilita nella Capitale, la Sardegna rimane la sede privilegiata in cui la scrittrice preferisce ambientare le sue vicende, spesso di sapore autobiografico.
  2. Le opere per cui la scrittrice Grazia Deledda viene ricordate sono perlopiù di carattere narrativo, romanzi e novelle. È da considerarsi marginale, difatti, la produzione dell’autrice in ambito poetico, teatrale e saggistico e del tutto tiepido il suo interesse per il cinema.
  3. Cinema e televisione hanno attinto poco sistematicamente alle opere di Grazia Deledda. Nessuno dei film tratti negli anni Cinquanta da suoi romanzi e novelle può dirsi memorabile, mentre i più recenti si possono definire di esito più interessante. La televisione, dopo la stagione degli sceneggiati tra gli anni Cinquanta e Settanta, ha dedicato alla scrittrice nuorese solo un interesse saltuario
  4. La critica letteraria non trova un accordo riguardo al valore dell’opera di Grazia Deledda e nemmeno il conferimento del premio Nobel ha fatto tacere l’ostilità nei suoi confronti da almeno una parte della critica. I recensori più severi, perlopiù sulla scia dell’analisi crociana, la accusano di immobilismo, di ripetitività, di scarsa competenza linguistica. La scrittrice può tuttavia contare su numerosi giudizi positivi (da Capuana a Tozzi, da Momigliano a Flora, da Sapegno a Cecchi), tesi a mettere in luce la sua originalità di pensiero e di narrazione; la sua capacità di alludere all’universale pur descrivendo apparentemente il particolare; la sua abilità nella raffigurazione dei personaggi; la sua creatività nella varietà delle vicende raccontate.
  5. La cultura autodidatta di Grazia Deledda le ha consentito di svincolarsi da una precisa corrente letteraria e di ritagliarsi uno spazio del tutto originale nell’arco della letteratura italiana. Non si può, comunque, negare che nella sua poetica e nel suo approccio alla scrittura non sia stata influenzata dalle vaste letture effettuate precocemente e poi nel corso di tutta la sua vita. Si possono quindi individuare tracce del romanzo d’appendice francese nella sua produzione giovanile, mentre nei lavori più maturi si distinguono echi della poetica del Naturalismo e Verismo, del Simbolismo e Decadentismo, nonché un’attenzione alle tematiche proposte dalla letteratura russa coeva.

Test di accertamento alla fine del Modulo I sintesi

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Sintesi

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